bulimia - centro clinico piemonte

Bulimia

12 Dicembre 2022

La bulimia nervosa

La bulimia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da un forte bisogno di controllo del peso e grandi abbuffate, seguite da comportamenti compensatori (o di eliminazione) in cui il soggetto tende ad autoindursi il vomito o utilizzare lassativi per liberarsi del cibo ingerito. 

Questa patologia può anche essere associata a:

  • Abuso di alcol
  • Depressione
  • Comportamenti autolesionisti
  • Bassa autostima

Secondo alcuni studi condotti in Europa e negli Stati Uniti, l’incidenza della bulimia nervosa è molto significativa: 10 ragazze su 100 tra i 14 e i 25 anni soffrono di disturbi del comportamento alimentare (DCA) e l’età di esordio è sempre più precoce. Normalmente, le donne hanno una maggiore probabilità di sviluppare questa patologia rispetto agli uomini, oggi però sembra che questo disturbo stia diventando sempre più comune anche nei ragazzi e negli uomini.

I disturbi alimentari creano un forte disagio non solo per chi ne sta soffrendo ma anche per la famiglia e gli affetti più cari, per i quali è quasi inevitabile sviluppare sentimenti di tensione e frustrazione.

Le abbuffate e i comportamenti compensatori

Le persone che soffrono di bulimia nervosa si impongono delle restrizioni alimentari a causa della paura del cibo, dell’aumento di peso o del proprio aspetto fisico; questo comportamento disadattivo, volto a gestire un forte stress emotivo, degenera poi in abbuffate seguite da pratiche di compensazione, come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi e/o diuretici, il digiuno o l’esercizio fisico eccessivo, spesso accompagnate da forti sensi di colpa e vergogna che inducono la persona a svolgerle in segreto.

È possibile che le abbuffate nascano da un principio di fame, ma spesso il motivo risiede nello stress e in stati d’ansia che si manifestano con questi comportamenti.

Come capire se si soffre di bulimia

Ci sono alcuni segnali che possono far pensare alla presenza di un disturbo del comportamento alimentare come la bulimia nervosa, ad esempio:

  • Comportamento ossessivo nei confronti del cibo;
  • Atteggiamento fortemente critico dopo un pasto;
  • Tendenza ad andare in bagno dopo i pasti;
  • Problemi fisici e di salute causati dal vomito o dall’uso di lassativi.

Come affrontare la bulimia nervosa

Il primo passo, quando si soffre di un disturbo alimentare, è riconoscere di avere un problema. Una delle maggiori difficoltà relative a questo tema è la diffusione di informazione errate, che generano confusione riguardo al riconoscimento e alla cura dei DCA.Nel caso in cui una persona a noi vicina sviluppi una sintomatologia riconducibile a questa patologia è consigliabile parlarne con delicatezza e disposizione all’ascolto, così che l’altro possa sentirsi accolto e più predisposto a farsi aiutare.

Le possibili cause della bulimia

La persona che soffre di bulimia non sta compiendo una scelta personale o mancando di forza di volontà, è importante ricordare che lo sviluppo di questa patologia e dei DCA in generale è spesso una complessa combinazione di fattori di rischio, tanto genetici quanto ambientali. Le ultime ricerche svolte sostengono infatti che la genesi dei disturbi dell’alimentazione sia multifattoriale e dimostrano un’ottica bio-psico-sociale: non esiste un’unica causa da ricercare ma bisogna valutare la possibilità che vi sia una concomitanza di fattori, che interagendo tra di loro possono favorire l’insorgenza del disturbo, tra questi:

  • Fattori genetici;
  • Fattori legati al meccanismo della sazietà;
  • Fattori socioculturali;
  • Fattori personali (autostima, perfezionismo e bisogno di controllo);
  • Fattori legati all’esperienza affettiva nelle relazioni familiari;

Cosa evitare per affrontare la bulimia

Il sostegno di coloro che stanno vicini alla persona che soffre di bulimia nervosa e il loro approccio nel rapportarvisi possono essere un fondamentale aiuto o un altrettanto grande rischio, pertanto è molto importante evitare di:

  • Fare commenti sul peso o la forma del corpo;
  • Generare sensi di colpa;
  • Generare sentimenti di vergogna;
  • Far finta che il problema non esista
  • Essere giudicanti;
  • Forzare la persona a mangiare.

Come affrontare la bulimia notturna

Chi soffre di bulimia notturna (Night Eating Syndrome) tende a mangiare poco o niente durante il giorno, mentre al contrario, durante la notte, ingurgita cibo compulsivamente e senza controllo, spesso eccedendo nella quantità e prediligendo alimenti ricchi di grassi e zuccheri. I fattori di rischio che ne possono conseguire sono obesità, diabete mellito, disturbi gastrointestinali, aumento della pressione arteriosa, disturbi endocrini e metabolici e problemi cardiovascolari. 

Si ritiene che l’1,5% della popolazione generale soffra di questa patologia e che vi sia una consistente prevalenza nella popolazione universitaria e dei soggetti con depressione.La bulimia notturna è caratterizzata da:

  • Insonnia;
  • Iperfagia serale;
  • Anoressia mattutina senza colazione;
  • Scarso appetito durante il giorno;
  • Consumo eccessivo di cibo dopo la cena;
  • Stress psicofisico;
  • Ricorrere a spuntini con la convinzione di non poter tornare a dormire facendone a meno.

Le strategie che si possono mettere in atto per combattere questo disturbo sono:

  • Evitare l’assunzione di alcolici prima di dormire;
  • Eliminare dalla propria quotidianità le bevande con caffeina e il caffè;
  • La luce blu dei telefoni o dei pc prima di dormire influenza negativamente la qualità del sonno;
  • Togliere cibi come merendine e snack ricchi di grassi dalla spesa;
  • Cercare di non saltare i pasti;
  • Bere una tisana o una camomilla dopo cena;
  • Durante il giorno, evitare di studiare in camera da letto o sul letto;
  • Leggere un libro prima di addormentarsi;
  • Evitare di lavorare dopo aver cenato.

A chi rivolgersi

Dalla bulimia nervosa si può guarire e tornare a vivere serenamente, al contrario di quanto alcuni possano pensare, il percorso richiede tempo e pazienza e va affrontato, oltre che con il supporto dei familiari, con l’aiuto di esperti che sappiano trattare queste problematiche nel modo più appropriato. I Centri specializzati nella cura dei disturbi del comportamento alimentare si avvalgono di équipes multidisciplinari composte da professionisti afferenti alle varie discipline mediche o della sfera del benessere e della salute (psicologhi, psicoterapeuti, medici, nutrizionisti, personal trainers, ecc.) che, in collaborazione tra loro, si occupano di far comprendere meglio al paziente le cause e le manifestazioni del proprio disturbo e di aiutarlo secondo le sue caratteristiche, strutturando un percorso individuale e personalizzato in un ambiente sicuro, accogliente e privo di giudizio

Contattaci per parla con un professionista

Sempre a disposizione per il raggiungimento del vostro benessere

Condividi
Condividi