RESPIRAZIONE
La respirazione è un atto automatico, su cui raramente ci soffermiamo. Eppure, se fatto bene e in modo consapevole regala molti benefici.
Può essere utile la respirazione in gravidanza?
Respirare correttamente durante la gravidanza aiuta a ossigenare il sangue in modo più efficace, a ridurre l’ansia e a migliorare la circolazione tra madre e feto, trasmettendo così una sensazione di calma e di rilassamento al bambino.
Lo stress spesso può essere causa di una respirazione breve e affannata, e quindi di una minore espansione del torace e di una ridotta quantità di ossigeno nel sangue. Negli ultimi mesi di gravidanza, il pancione preme sul diaframma, ostacolando un’adeguata espansione del torace e rendendo la respirazione più difficile. Tuttavia, questo problema può essere facilmente superato: il diaframma è un muscolo e, con un allenamento adeguato, può funzionare bene anche in condizioni non ideali.
Ma quali sono le tecniche di respirazione più efficaci?
Esistono diverse tecniche, ciascuna con le proprie peculiarità, ma tutte condividono un obiettivo comune: ristabilire una respirazione più profonda e consapevole, contrastando il cosiddetto respiro corto.
Ad esempio, nello Yoga, si consiglia di fare una pausa alla fine dell’espirazione, aspettando che il corpo indichi naturalmente quando è il momento di iniziare la prossima inspirazione.
La tecnica del rebirthing, invece, si fonda sul respiro circolare, che implica l’uso dello stesso canale, sia naso-naso che bocca-bocca, senza pause tra l’inspirazione e l’espirazione: ciò rende il processo respiratorio più fluido.
Con un allenamento costante, il diaframma, come qualsiasi altro muscolo, si adatterà a lavorare diversamente, passando da una respirazione breve e veloce a una più lunga e profonda. Per verificarlo, è sufficiente mettere una mano sotto il seno: dopo un po’ di esercizio, si noterà che il diaframma si espande meglio durante la respirazione, segno di una maggiore capacità di dilatazione.
In particolare, come preparazione in vista del parto, sarebbe bene ripetere questo esercizio 5-6 volte al giorno per un paio di minuti. L’ideale sarebbe farlo in un angolo tranquillo della casa, ad occhi chiusi e cercando di rilassarsi, posando le mani sulla pancia per entrare maggiormente in contatto con il respiro e il bambino. A poco a poco, con la pratica, si potrà fare l’esercizio in qualsiasi momento e in qualsiasi posizione.
Può essere utile la respirazione durante il parto?
Prepararsi alla fase del parto con la respirazione può essere di grande aiuto.
Quando si stanno sperimentando le prime contrazioni è bene essere pronti e non farsi prendere dall’ansia, procedendo in questo modo.
All’arrivo della contrazione si deve rispondere con una espirazione: si svuotano i polmoni, si rilassano le spalle e ci si prepara ad accogliere la contrazione.
Si inspira profondamente e poi lentamente si espira. La durata dell’inspirazione e dell’espirazione è soggettiva. È importante allenarsi a respirare per far durare l’inspirazione almeno cinque secondi.
È importante non inspirare quando arriva la contrazione poiché aumenterebbe la percezione del dolore. È necessario invece buttare fuori l’aria, rilassare il corpo per accogliere la contrazione che sta arrivando e poi cominciare ad alternare l’inspirazione e l’espirazione. La respirazione deve essere lenta e profonda, non si deve respirare velocemente altrimenti si potrebbe andare in iperventilazione.
La pausa tra le contrazioni (che di solito dura dai due ai quattro minuti) è il momento in cui ci si può rilassare e recuperare le forze per affrontare la contrazione successiva.
Può essere utile la respirazione post-parto?
Nelle settimane successive al parto sono consigliati esercizi di respirazione per riportare il diaframma in posizione corretta.
Inspirare ed espirare in modo consapevole aiuta a connettersi con il proprio pavimento pelvico e con i muscoli addominali profondi. Inspirando il diaframma di contrae e si abbassa, mentre il pavimento pelvico e i muscoli della pancia si rilassano. Espirando il diaframma si rilassa tornando nella sua posizione originale, mentre i muscoli addominali e il pavimento pelvico si contraggono automaticamente.
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