PSICOMOTRICITA’

Moltissime persone si chiedono quando e se fare terapia di coppia. Se fa per loro. S

Che cosa si intende quando parliamo di psicomotricità?

La psicomotricità è una disciplina che favorisce lo sviluppo di bambini e bambine attraverso il gioco e il movimento, in un contesto dedito all’azione, al movimento, alla relazione e al piacere del gioco.

Ecco alcuni dei concetti cardine su cui si fonda la psicomotricità:

  • Unicità e individualità di ciascun bambino: ogni attività viene pensata e adattata alle caratteristiche specifiche del singolo
  • Globalità e alla valorizzazione delle sue risorse: mente e corpo sono concepiti come un’unità indissolubile; l’obiettivo ultimo è quello di armonizzare lo sviluppo, consolidando le aree di maggior abilità e supportando le competenze deficitarie.
  • Centralità del corpo, del movimento e del gioco: vengono utilizzati sia il gioco spontaneo che attività strutturate e guidate dallo specialista a seconda della situazione
  • Materiale utilizzato: pensati per favorire il movimento e le esperienze corporee (cerchi, palle, bastoni, coni, teli), per stimolare la creatività e le abilità fino-manuali (pongo, carte, forbici, matite, occorrente per i travasi, per infilare e per costruire), per sostenere l’espressione di sé (travestimenti, oggetti per giocare “a fare finta”), per sollecitare in modo specifico gli aspetti cognitivi e neuropsicologici.
  • Setting definito: sono presenti rituali, regole, spazi e tempi chiari e definiti che strutturano e delimitano un ambiente in cui il bambino può “mettersi in gioco”
  • Centralità della relazione: costituisce lo sfondo che permette al bambino/a di attivare le proprie risorse

e davvero i loro problemi sono così gravi da non poterli risolvere da soli e doversi rivolgere a uno specialista. E poi perché rivolgersi a una persona e raccontargli tutti i fatti propri. Che utilità può avere? Davvero può servire a qualcosa?

Non sei solo. Moltissime persone si fanno questi tuoi stessi interrogativi. Non c’è una risposta giusta a queste domande ma proveremo a darti alcune informazioni che forse potranno aiutarti a prendere une decisione più consapevole.

Partiamo dall’inizio

 

Perché è utile a un bambino?

Nell’infanzia lo sviluppo delle capacità motorie e delle capacità cognitive sono strettamente connessi. Le azioni, i gesti, i giochi, i movimenti che fa un bambino, rivelano le sue caratteristiche individuali (abilità motorie, cognitive e affettive): lo specialista, osservando, coglie le competenze e le abilità del bambino, per poi sostenerne la maturazione attraverso adeguate proposte.

Le attività svolte in psicomotricità partono dalle esperienze corporee e di gioco per entrare nell’ambito di tutti gli aspetti che concorrono alla crescita del bambino.

La psicomotricità aiuta bambini e bambine ad acquisire sicurezza, sviluppare la padronanza del corpo e migliorare la concentrazione, attraverso il gioco e il movimento. Aiuta ad avere fiducia in se stessi, a migliorare la concentrazione e ad essere più sereni.

Può essere adatta a tutti i tipi di bambino?

La psicomotricità è utile a tutti e tutte, ma è particolarmente indicata per bambini che hanno poca sicurezza in sé stessi, timidi insicuri o ansiosi. Durante le sedute, infatti, possono affrontare e superare piccole insicurezze e paure come per esempio saltare nel vuoto, lasciarsi cadere. Sperimentando in un ambiente sicuro e aiutati dallo psicomotricista, i bambini acquistano sicurezza e fiducia in sé stessi.

Al contrario, per bambini e bambine con carattere forte o impulsivo, la psicomotricità può servire a migliorare la capacità di relazionarsi con gli altri, imparando a rispettare il proprio turno, a rispettare gli spazi degli altri e a rispettare le regole.

La psicomotricità educativa ha anche un valore preventivo, perché interviene in caso di piccole difficoltà che possono ostacolare lo sviluppo di bambini e bambine.

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