Immagina un giovane studente universitario, come Marco, che si trova a preparare un esame importante mentre gestisce anche scadenze per i progetti di gruppo e le sue attività quotidiane. La pressione di dover conciliare tutto può farlo sentire sopraffatto. Le notti insonni per studiare, la preoccupazione di non riuscire a fare tutto e l'ansia di non essere all'altezza creano un carico mentale che può sembrare insopportabile.
Lo stress fa parte della nostra vita, ma al contrario di come si crede, non sempre è un nemico. Se affrontato nel modo giusto, può diventare uno strumento che motiva Marco a organizzarsi meglio, a concentrarsi maggiormente e a tirare fuori la sua migliore performance.
Esistono infatti due tipi di stress: l’eustress e il distress. Capire le differenze tra i due è utile per essere più consapevoli delle proprie emozioni e reazioni emotive, quindi vediamoli insieme.
Eustress: lo stress positivo
L’eustress è una forma di stress benefico che ci motiva e ci aiuta a migliorare le nostre prestazioni. Ne è un esempio la tensione che sentiamo prima di una gara, di un esame o di una presentazione importante. Dal punto di vista psicologico, ha un significato positivo perché ci aiuta a capire che proviamo interesse in quello che stiamo per fare. Riporto anche alcuni vantaggi che ci fornisce dal punto di vista delle prestazioni:
- aumenta la concentrazione e la produttività,
- stimola la crescita personale e professionale,
- aiuta a superare le sfide con determinazione,
- favorisce il rilascio di adrenalina in modo controllato, migliorando la reattività.
Se ben gestito, l’eustress diventa un alleato prezioso per affrontare le situazioni impegnative ed avere la grinta giusta per affrontare la giornata.
Distress: lo stress negativo
Il distress è uno stress nocivo che supera la nostra capacità di adattamento all’ambiente. Può causare ansia e sintomi psicofisici e si manifesta quando le pressioni diventano troppo intense o prolungate, portando ad effetti negativi. Ne riporto alcuni di seguito:
- affaticamento eccessivo e burnout,
- sintomi fisici, come insonnia, mal di testa e disturbi digestivi,
- concentrazione e motivazione ridotte,
- sensazione di sopraffazione ed impotenza.
Se il distress persiste nel tempo può portare a conseguenze più gravi, ne sono un esempio i casi di ansia generalizzata, stress acuto, e tono dell’umore basso (che può sfociare in sintomi depressivi).
Come gestire lo stress?
Come abbiamo visto, lo stress può essere alleato e nemico. Come si può gestire? Riporto alcune tecniche che possono tornare utili.
- Tecniche di rilassamento, quali respirazione, meditazione e yoga.
- Organizzazione del proprio tempo e riduzione del rischio di sovraccarico.
- Fare attività fisica regolare per scaricare la tensione.
- Coltivare relazioni sociali e chiedere supporto quando necessario (ricorda che tutti hanno bisogno di sfogarsi).

Per fare un esempio concreto prova una tecnica di rilassamento breve, semplice e scientificamente supportata – la respirazione diaframmatica (o respirazione addominale). Questa tecnica aiuta a ridurre lo stress attivando il sistema nervoso parasimpatico, che è responsabile del rilassamento e del recupero. Ecco come puoi praticarla:
Posizione comoda: Siediti o sdraiati in una posizione comoda, mantenendo la schiena dritta.
Metti una mano sullo stomaco: Posiziona una mano sopra il tuo addome, appena sotto le costole, e l’altra sulla parte superiore del torace.
Inspira lentamente: Inspira profondamente attraverso il naso, cercando di espandere il diaframma (la zona inferiore dei polmoni), così che la tua pancia si sollevi mentre il torace rimane relativamente fermo.
Espira lentamente: Espira lentamente e completamente attraverso la bocca, lasciando che il tuo stomaco si abbassi mentre espelli l’aria.
Ripeti per 3-5 minuti: Continua a respirare in questo modo per 3-5 minuti, concentrandoti sul movimento del tuo respiro.
Perché funziona? La respirazione diaframmatica aiuta a ridurre la frequenza cardiaca e abbassare la pressione sanguigna, attivando la risposta di rilassamento del corpo. Studi scientifici hanno dimostrato che questa tecnica può migliorare la gestione dello stress, ridurre l’ansia e promuovere un maggiore senso di calma e benessere
Per quanto riguarda la gestione del tempo esistono diverse app per il time management. Strumenti come Trello, che offre una versione gratuita con opzioni a pagamento, possono aiutarti a organizzare visivamente attività e scadenze, riducendo il caos mentale. Un’altra app utile è Forest, gratuita con acquisti in-app, che sfrutta la gamification per incoraggiarti a concentrarti e a limitare l’uso del telefono, creando un ambiente di lavoro più focalizzato. Todoist, anch’essa gratuita con opzioni a pagamento, ti permette di creare liste di cose da fare, assegnando priorità e scadenze, mentre Focus Booster, basata sulla tecnica Pomodoro, ti aiuta a lavorare in sessioni brevi, intervallate da pause rigeneranti. L’utilizzo di queste app non solo aiuta a gestire meglio il tempo, ma contribuisce anche a ridurre l’ansia da sovraccarico, promuovendo una maggiore serenità e produttività.
Queste tecniche non sostituiscono un percorso di terapia ma sicuramente possono alleviare un po’ di tensione nei momenti difficili.
Ti senti stanco e stressato? Parlane con una persona a te cara. Quando non basta, però, una terapia può aiutarti a crescere e vedere le cose da una prospettiva diversa.