Le difficoltà nel corso della vita sono inevitabili. Tutti, prima o poi, affrontiamo momenti che ci mettono a dura prova: una delusione, un fallimento, una perdita. Ma perché alcune persone sembrano riuscire ad affrontare tali difficoltà in maniera più efficace? Una delle ragioni potrebbe essere individuata in una capacità chiamata: resilienza.
Ma cosa significa "essere resilienti"?
In psicologia, la resilienza è la capacità di una persona di affrontare e superare le difficoltà. Non si tratta di una qualità innata, bensì, è un processo dinamico, una capacità che si può sviluppare e allenare nel corso della vita.
Le persone definibili “resilienti”, hanno sviluppato delle caratteristiche che permettono loro di fronteggiare con maggiore sicurezza le situazioni difficili e complesse. Vediamone alcune!
- Consapevolezza emotiva: con questo termine si fa riferimento ad una delle componenti dell’intelligenza emotiva. La consapevolezza emotiva, può essere definita come: la capacità di riconoscere, comprendere e accettare le emozioni, positive e negative, proprie e altrui; non mira al controllo o alla repressione delle emozioni, piuttosto, consente di gestirle in maniera efficace.
- Autoefficacia: si tratta di un concetto elaborato dallo psicologo Albert Bandura, la cui intenzione era di indicare il grado di convinzione delle persone di essere capaci di mettere in atto le azioni necessarie per il raggiungimento dei propri obiettivi e dei risultati desiderati. La percezione di una bassa autoefficacia può portare ad avere meno fiducia nelle proprie capacità di ottenere ciò che si desidera, talvolta risulta essere correlata a maggiori livelli di stress, sintomi d’ansia e depressivi.
- Flessibilità mentale: la capacità di adattarsi ai cambiamenti e alle novità, anche quando improvvise, risulta essere una delle caratteristiche fondamentali nel riuscire fronteggiare le difficoltà quotidiane senza soccombere.
- Ottimismo realistico: le persone resilienti hanno un atteggiamento che concilia una prospettiva fiduciosa e positiva con la consapevolezza delle limitazioni e degli ostacoli. Essere ottimisti non vuol dire far finta che i problemi e le difficoltà non esistano, ma riconoscere la loro inevitabilità senza abbandonarsi al pessimismo e alla resa e rimanendo perseveranti.
- Supporto sociale: la creazione di relazioni positive, la presenza di una rete sociale supportiva e la capacità di chiedere aiuto, sono fondamentali. Permettere a qualcuno di aiutarci nei momenti di difficoltà, è un segno di forza e di capacità di riconoscere i propri limiti.

Alcuni suggerimenti per accrescere la propria resilienza
Come abbiamo detto: la resilienza si può coltivare! Lo sviluppo della resilienza è un processo che richiede tempo, pratica e consapevolezza.
Alcune pratiche utili potrebbero essere:
- Impara a gestire le emozioni
Alcune pratiche, come la meditazione e la mindfulness, possono aiutare a sentire le proprie emozioni, positive e negative, senza esserne travolti.
Ricordiamo sempre, infatti, che le emozioni non vanno represse e soffocate, ma comprese e gestite. Tutte le emozioni, anche la rabbia, la tristezza e la paura, devono essere accolte e attraversate senza giudizio.
- Prenditi cura di te
Il nostro benessere, sia fisico che mentale, non deve mai essere trascurato.
È importante imparare a prendersi cura sia del nostro corpo, tramite le buone abitudini, alimentazione e movimento, ma anche della nostra mente. Molto spesso le prime persone che non credono nelle nostre capacità, siamo propri noi stessi! Le parole che ci rivolgiamo, le modalità che usiamo per parlare a noi stessi hanno un impatto molto elevato sul grado di autoefficacia, e quindi sulla resilienza. Imparare a pensare in maniera più costruttiva (“è difficile, ma ci voglio provare”), invece che demoralizzante (“non ci riuscirò mai”), può essere più efficace di quanto si crede.
- Stabilisci piccoli obiettivi
Nei momenti difficili, pensa a cosa puoi fare, anche solo un passo alla volta. Fissare obiettivi realistici ti aiuta a recuperare il senso di controllo e motivazione
- Cerca supporto
Tutti hanno bisogno di aiuto. La capacità di riconoscere i propri limiti e sapere quando è necessario chiedere aiuto, ad esempio parlando con amici, familiari o un professionista, può fare una grande differenza in termini di resilienza e di benessere.
- Dai senso all’esperienza
Il superamento di un ostacolo, spesso, porta con sé anche delle nuove possibilità e opportunità per la persona. Alcune domande che sarebbe bene farsi sono: cosa ho imparato? Come, questa esperienza, mi ha dato l’opportunità di crescere? In che modo potrei migliorare?
Dare un significato ed avere uno scopo aiuta a ritrovare la motivazione e le energie, per resistere e poter andare avanti.
- ACCETTA LA VULNERABILITÀ
Bisogna essere consapevoli e riconoscere che, essere resilienti, non significa non avere difficoltà nel fronteggiare situazioni complesse e dolorose. Un errore comune, infatti, è pensare che essere resilienti significhi non crollare mai, essere sempre forti. In realtà, la resilienza comprende anche la possibilità di cadere e sentirsi fragili. Ciò che fa la differenza risiede nel modo nel quale ci si rimette in piedi e si ritrovano le forze, dopo le difficoltà.
Le persone resilienti, in seguito ai momenti di crisi, riescono a trovare le forze per rimettersi in piedi e raggiungendo un nuovo equilibrio. La resilienza, quindi, include anche la capacità di accettare la vulnerabilità.