Il progetto "Intercettare chi non chiede aiuto", promosso dall’Università di Padova, ha come obiettivo quello di identificare e supportare coloro che, pur vivendo situazioni di disagio psicologico, non cercano attivamente un aiuto professionale.
L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che molte persone non si rivolgono ai servizi di salute mentale per paura dello stigma, per mancanza di informazioni o per difficoltà pratiche nell’accesso alle cure.
Cosa prevede il progetto?
L’iniziativa mira a:
- Riconoscere i segnali di disagio psicologico nelle persone che non chiedono aiuto.
- Creare una rete di supporto attraverso la collaborazione tra professionisti della salute mentale, istituzioni e comunità.
- Sviluppare strategie di intervento proattivo, come a esempio il contatto diretto nei luoghi frequentati da persone a rischio.
- Ridurre lo stigma legato alla richiesta di aiuto psicologico, promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza della salute mentale.
- Facilitare l’accesso ai servizi psicologici, attraverso piattaforme digitali e sportelli di ascolto diffusi sul territorio.

Com'è strutturato?
Il progetto prevede diverse azioni concrete:
- Individuazione dei contesti critici: scuole, università, luoghi di lavoro e ambienti sociali dove il disagio può manifestarsi.
- Formazione di operatori e volontari, affinché siano in grado di riconoscere i segnali di malessere e indirizzare le persone ai servizi di supporto.
- Utilizzo di strumenti digitali, come chat anonime e piattaforme di supporto online, per raggiungere chi ha difficoltà a chiedere aiuto di persona.
- Campagne di sensibilizzazione, per aumentare la conoscenza sui disturbi psicologici e promuovere un cambiamento culturale nella percezione della salute mentale.
- Interventi personalizzati, con percorsi di supporto specifici per giovani, lavoratori, studenti universitari e altre categorie vulnerabili.
Cosa si vuole ottenere?
L’Università di Padova, con questo progetto, si propone di:
- Aumentare il numero di persone intercettate e indirizzate ai servizi di supporto.
- Migliorare il benessere psicologico della comunità universitaria e cittadina.
- Ridurre il ritardo nella richiesta di aiuto, prevenendo l’aggravarsi di condizioni psicopatologiche.
- Creare un modello di intervento replicabile, da adottare in altre realtà accademiche e territoriali.

Il progetto “Intercettare chi non chiede aiuto” rappresenta un’iniziativa innovativa e necessaria per affrontare il problema del disagio psicologico latente. Attraverso un approccio proattivo e inclusivo, l’Università di Padova si impegna a costruire una rete di sostegno capillare, in grado di raggiungere chi altrimenti resterebbe invisibile ai servizi di aiuto.