La comunicazione assertiva: un ponte fra autenticità e rispetto?

23 Luglio 2025

Nel mondo delle relazioni interpersonali, il modo in cui comunichiamo gioca un ruolo centrale nel determinare la qualità dei nostri legami, sia in ambito personale che professionale. Tra i diversi stili comunicativi esistenti – passivo, aggressivo, manipolatorio – lo stile assertivo si distingue come il più equilibrato ed efficace. La comunicazione assertiva è la capacità di esprimere i propri pensieri, sentimenti e bisogni in modo chiaro, diretto e rispettoso, senza violare i diritti altrui e senza rinunciare ai propri.

 

Essere assertivi non significa imporsi o cercare di avere ragione a tutti i costi. Significa, piuttosto, riuscire a dire “no” quando necessario, a chiedere ciò di cui si ha bisogno, a esprimere disaccordo senza entrare in conflitto e a dare voce alle proprie emozioni in modo autentico ma non offensivo. L’assertività si basa sull’autostima e sul rispetto reciproco: è una forma di comunicazione che promuove relazioni sane, riduce i malintesi e favorisce la cooperazione.

 

Dal punto di vista psicologico, saper comunicare in modo assertivo può avere effetti profondamente positivi sul benessere individuale. Le persone assertive tendono a sperimentare meno ansia sociale, meno stress e una maggiore soddisfazione nelle relazioni. Inoltre, sviluppare uno stile assertivo può diventare un potente strumento di prevenzione nei confronti di dinamiche relazionali disfunzionali, burnout lavorativo e dipendenza affettiva.

I segnali della comunicazione assertiva: parole, tono e linguaggio non verbale

Ma come si riconosce una comunicazione assertiva? Ci sono segnali precisi, sia verbali che non verbali, che la caratterizzano. Dal punto di vista verbale, una persona assertiva utilizza un linguaggio chiaro e diretto, evitando giri di parole, sarcasmo o ambiguità. Frasi come “Io penso che…”, “Mi sento a disagio quando…”, “Preferirei che…” permettono di esprimere il proprio punto di vista senza accusare o colpevolizzare l’interlocutore. L’uso delle frasi in prima persona (es. “io sento”, “io penso”) è un pilastro della comunicazione assertiva, perché responsabilizza chi parla e riduce l’aggressività percepita.

 

Il tono di voce è un altro elemento chiave. Un tono calmo, fermo e gentile comunica sicurezza e apertura. Al contrario, un tono troppo basso o incerto può risultare passivo, mentre un tono duro o aggressivo può intimidire o far sentire l’altro sotto attacco. Saper calibrare il tono significa trovare un equilibrio tra fermezza e disponibilità al dialogo.

 

Anche il linguaggio del corpo gioca un ruolo fondamentale. Mantenere il contatto visivo (senza fissare), avere una postura eretta ma rilassata, usare gesti coerenti con ciò che si dice: tutti questi segnali aiutano a rafforzare il messaggio assertivo. È importante ricordare che il linguaggio non verbale spesso parla più forte delle parole, e incoerenze tra ciò che diciamo e come lo diciamo possono compromettere la nostra credibilità.

Apprendere l’assertività: un percorso di crescita personale

L’assertività è una competenza relazionale che può essere appresa e coltivata attraverso la pratica e, spesso, con il supporto di un percorso terapeutico. Talvolta, chi ha difficoltà a comunicare in modo assertivo ha interiorizzato fin dall’infanzia modelli relazionali disfunzionali, in cui l’espressione dei bisogni veniva ignorata, punita o giudicata. In questi casi, imparare ad affermare sé stessi in modo sano può diventare un vero e proprio processo di rieducazione emotiva.

 

Nel lavoro psicoterapeutico, l’assertività viene esplorata come parte integrante della costruzione dell’autostima, della regolazione emotiva e della capacità di instaurare relazioni più autentiche e paritarie. Attraverso esercizi pratici, role playing, analisi delle proprie esperienze comunicative e dei propri schemi relazionali, è possibile rafforzare la consapevolezza dei propri diritti comunicativi e superare la paura del conflitto o del giudizio altrui.

 

Sviluppare un dialogo interno più assertivo – imparare a parlarsi con rispetto, a riconoscere i propri bisogni senza svalutarsi – è il primo passo per poterlo poi fare anche con gli altri. In questo senso, la comunicazione assertiva non è solo uno strumento per relazionarsi meglio con il mondo esterno, ma anche una via per prendersi cura della propria salute mentale e del proprio benessere interiore.

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