Il progetto “Coloriamo i luoghi della salute mentale” è un’iniziativa promossa da Lundbeck, in Italia, con l’obiettivo di rendere più funzionali e accoglienti i Centri di Salute Mentale (CSM) presenti sul territorio italiano.
Questa iniziativa nasce, principalmente, dalla necessità di migliorare gli spazi dedicati alla cura delle persone con disturbi mentali, favorendo un ambiente più confortevole, stimolante e inclusivo.
Superare lo stigma: spazi di cura più accoglienti per la salute mentale
L’obiettivo centrale del progetto è superare ed eliminare il pregiudizio e lo stigma sociale legati alla salute mentale, migliorando l’aspetto e la funzionalità dei luoghi di cura; infatti, in Italia, oltre 9 milioni di persone soffrono di disturbi mentali, tra cui depressione, ansia, schizofrenia, disturbo bipolare e dipendenze; tuttavia, solo circa 777.000 di queste sono seguite dai Dipartimenti di Salute Mentale; le principali cause sono la sottodiagnosi e la difficoltà di accesso ai servizi.
Questo progetto, attraverso il miglioramento e aggiornamento degli ambienti terapeutici, cerca di rendere i Centri di Salute Mentale degli spazi accoglienti, in cui i pazienti possano sentirsi a proprio agio, riducendo il senso di isolamento e favorendo la partecipazione attiva alle terapie.

Riqualificare per curare: spazi più accoglienti nei centri di salute mentale
Il progetto offre una serie di interventi e modifiche nei centri coinvolti, le principali sono:
- lavori di ristrutturazione per migliorare l’accessibilità e l’usabilità degli spazi,
- utilizzo di nuovi arredi per rendere gli ambienti più funzionali e confortevoli,
- installazione di opere artistiche selezionate dal concorso di arti grafiche “People In Mind“, promosso da Lundbeck in Italia (questo concorso punta alla sensibilizzazione del tema sulla salute mentale attraverso il linguaggio universale dell’arte),
- aumento dei benefici per i pazienti e gli operatori.

Questo miglioramento dell’ambiente di cura porta ad un impatto significativo sia sui pazienti che sugli operatori sanitari; infatti, un luogo più accogliente e ben organizzato può:
- ridurre lo stress e l’ansia nei pazienti, migliorando la loro adesione alle terapie,
- favorire la relazione tra pazienti e operatori, creando un contesto più umano e relazionale,
- offrire nuovi spazi per attività riabilitative e terapeutiche, come laboratori artistici, mindfulness e incontri di gruppo.
Queste modifiche riescono a rendere i centri non solo più belli dal punto di vista estetico, ma anche più funzionali e ottimali per il benessere complessivo dei pazienti.
Un esempio concreto di questi interventi è (presso il CPS-4 di Milano) dove sono stati rinnovati la sala d’attesa e l’atelier, con l’inserimento di nuovi arredi e una diversa disposizione degli spazi; inoltre, le pareti sono state decorate con opere artistiche ispirate al tema della salute mentale, che contribuiscono a creare un’atmosfera più serena e rassicurante.

Comunità e arte per la salute mentale: abbattere il pregiudizio attraverso l’inclusione
Uno degli aspetti fondamentali del progetto è il coinvolgimento della comunità e delle persone; infatti, sensibilizzare la società sul tema della salute mentale diventa essenziale per abbattere il pregiudizio e favorire, soprattutto, l’inclusione delle persone con disturbi psichici. Le opere d’arte esposte nei centri e il concorso “People In Mind” rappresentano strumenti efficaci per diffondere un messaggio di accoglienza e rispetto.
L’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, ha, inoltre, evidenziato l’importanza di progetti come questo appena descritto, che hanno come obiettivo il benessere delle persone e il loro diritto a ricevere cure in ambienti dignitosi, accoglienti e funzionali.
“Coloriamo i luoghi della salute mentale” rappresenta un passo importante verso la creazione di spazi terapeutici più umani e funzionali; infatti, migliorando gli ambienti di cura, il progetto riesce a rendere la salute mentale una priorità sociale, favorendo, inoltre, un cambiamento culturale che porterà a una maggiore consapevolezza e inclusione, eliminando, inoltre, la stigmatizzazione e i pregiudizi.