ARFID:Il disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione del cibo

29 Gennaio 2025

Cos’è l’ARFID? Una guida per comprendere questo disturbo alimentare

L’ARFID, che sta per Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder (Disturbo Alimentare Evitante/Restrittivo), è un disturbo alimentare che sta guadagnando sempre più attenzione, ma che è ancora poco conosciuto rispetto ad altri disturbi come l’anoressia o la bulimia. Sebbene l’ARFID non comporti preoccupazioni sull’immagine corporea o sul controllo del peso, come accade in altri disturbi alimentari, può avere un impatto significativo sulla salute fisica e psicologica di chi ne è affetto.

Cosa caratterizza l’ARFID?

A differenza dei disturbi alimentari tradizionali, l’ARFID non è legato alla paura di ingrassare o al desiderio di perdere peso. Le persone con ARFID, infatti, tendono ad evitare determinati cibi o gruppi alimentari per motivi legati a una varietà di fattori, tra cui:

  1. Sensibilità sensoriale: Alcuni individui con ARFID possono essere particolarmente sensibili al gusto, alla consistenza o all’odore degli alimenti. Questa ipersensibilità può portare a un avversione verso determinati cibi che vengono percepiti come sgradevoli.

  2. Esperienze traumatiche con il cibo: Eventi traumatici legati al cibo, come soffrire di soffocamento, vomito o dolori addominali dopo aver mangiato, possono scatenare un’evitazione a lungo termine di alcuni alimenti o pasti interi.

Paura di reazioni fisiche negative: In alcuni casi, l’individuo potrebbe evitare il cibo per paura di possibili effetti negativi sul corpo, come nausea, vomito o mal di stomaco.

 

I sintomi principali dell’ARFID

Le persone con ARFID spesso presentano una restrizione alimentare significativa che può comportare:

  • Perdita di peso o difficoltà di crescita nei bambini.
  • Deficit nutrizionali dovuti a un’alimentazione troppo limitata.
  • Bassa assunzione di calorie o mancanza di varietà nella dieta.
  • Difficoltà sociali legate al mangiare in pubblico, alle cene familiari o a eventi sociali che prevedono cibo.
  • Un forte disagio o ansia al momento di mangiare o quando si è esposti a nuovi cibi.

Come riconoscere l’ARFID nei bambini e negli adulti

Nel caso dei bambini, l’ARFID può essere difficile da diagnosticare, poiché spesso viene confuso con le abitudini alimentari normali di un bambino capriccioso o selettivo. Tuttavia, se la restrizione alimentare è persistente e porta a problemi di crescita o di salute fisica, è fondamentale prendere in considerazione la possibilità di un disturbo alimentare come l’ARFID.

Negli adulti, l’ARFID può manifestarsi come un’evitazione cronica di determinati alimenti, che potrebbe portare a un consumo di una dieta estremamente limitata. Questa condizione può influire negativamente sulla qualità della vita sociale e professionale, creando imbarazzo o difficoltà nel partecipare a situazioni in cui il cibo è coinvolto.

Il trattamento dell’ARFID

Il trattamento dell’ARFID è altamente individualizzato e spesso richiede un approccio multidisciplinare. Di seguito sono riportati alcuni dei principali metodi utilizzati:

  1. Terapia comportamentale: Un tipo di terapia che si è dimostrato efficace per trattare l’ARFID è la CBT-E (Cognitive Behavioral Therapy for Eating Disorders), che aiuta la persona a gestire le emozioni e le paure legate al cibo e a modificare i comportamenti alimentari disfunzionali.

     

  2. Approccio nutrizionale: Lavorare con un dietista specializzato in disturbi alimentari può aiutare a garantire che l’individuo riceva il giusto supporto nutrizionale e impara a variare la propria dieta senza sensi di colpa o paura.

     

  3. Terapia familiare: In alcuni casi, soprattutto nei bambini, un intervento che coinvolge la famiglia può essere utile per affrontare le dinamiche familiari che possono influenzare i comportamenti alimentari.

     

  4. Supporto psicologico: La gestione dell’ansia e dei traumi passati legati al cibo è un aspetto centrale del trattamento. Supporti psicoterapeutici come la Terapia Cognitivo-Comportamentale e altre forme di supporto psicologico possono favorire il superamento di paure e fobie alimentari.

     

L’importanza di un trattamento tempestivo

Se non trattato, l’ARFID può portare a complicazioni fisiche come carenze nutrizionali, problemi gastrointestinali, ritardi nella crescita e bassa densità ossea. Inoltre, le difficoltà emotive legate alla socializzazione e all’ansia alimentare possono peggiorare nel tempo, influendo negativamente sulla qualità della vita.

Riconoscere i segni dell’ARFID e chiedere aiuto tempestivo a un professionista della salute può fare la differenza nel trattamento di questo disturbo, contribuendo a migliorare la salute psicologica e fisica di chi ne è affetto.

L’ARFID è un disturbo alimentare che, sebbene meno noto, non deve essere sottovalutato. Un intervento tempestivo e mirato può fare la differenza, aiutando chi ne soffre a ritrovare una relazione sana con il cibo e a migliorare la propria qualità di vita. Se riconosci i segnali di questo disturbo in te stesso o in una persona cara, non esitare a rivolgerti a un esperto per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato.

Se hai bisogno di supporto o hai domande, il nostro centro di dietisti è a tua disposizione per offrirti l’aiuto necessario per affrontare al meglio questo disturbo alimentare.

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