Come lasciar andare le preoccupazioni?

1 Maggio 2025

Nella vita quotidiana, ci sono momenti in cui la nostra mente è talmente affollata da pensieri, impegni, responsabilità e progetti futuri, da non riuscire a trovare uno spazio di respiro. Le preoccupazioni si accumulano come fogli disordinati su una scrivania, creando confusione, stress e una continua sensazione di urgenza. È come se ogni pensiero pretendesse attenzione immediata, ognuno reclamando di essere il più importante. In queste situazioni, la nostra capacità di riflessione si riduce, come se fossimo intrappolati in un vortice di ansia e frenesia, privi del tempo necessario per una valutazione lucida e serena.

Spesso crediamo che dedicare molto tempo a riflettere sulle nostre preoccupazioni ci aiuti a gestirle meglio. Pensiamo, erroneamente, che tenere sotto controllo ogni minimo dettaglio possa garantirci una maggiore efficienza e risultati più soddisfacenti. Tuttavia, questa continua attività mentale può diventare un’arma a doppio taglio. Se da un lato ci illude di avere il controllo, dall’altro prosciuga la nostra energia, aumentandone la dispersione e alimentando l’ansia. Quando siamo troppo focalizzati sul risolvere ogni cosa, la mente si irrigidisce, si chiude a nuove soluzioni, si affatica. Viviamo così in uno stato di tensione permanente, dimenticando il valore della calma, della leggerezza, della presenza mentale.

Lasciar andare le preoccupazioni: un’arte da coltivare per ritrovare leggerezza e benessere

È in questi momenti che diventa fondamentale imparare a lasciar andare. Lasciar andare non significa essere irresponsabili o rinunciare ai nostri obiettivi, ma saper riconoscere quando è il momento di prendersi una pausa. Significa dare alla nostra mente lo spazio necessario per riorganizzarsi, rigenerarsi e, soprattutto, aprirsi a nuove prospettive. L’equilibrio, in questo contesto, è la chiave. Dobbiamo concederci il permesso di non essere sempre concentrati sul fare, ma anche sul semplice “essere”, sul vivere pienamente il momento presente senza la costante interferenza del passato o l’ansia del futuro.

Il distacco mentale, quindi, è un esercizio di consapevolezza. È la capacità di osservare i propri pensieri senza identificarsi totalmente con essi. Invece di aggrapparci con ostinazione alle preoccupazioni, possiamo scegliere di allentare la presa. Questo ci permette non solo di ridurre lo stress, ma anche di aumentare la nostra creatività e la capacità di affrontare i problemi con maggiore lucidità.

Un aiuto concreto può venire da tecniche pratiche, come ad esempio la scrittura libera. Scrivere, senza uno scopo preciso e senza preoccuparsi della forma, tutto ciò che attraversa la mente è un modo efficace per liberarla. Che si tratti di pensieri confusi, paure, desideri, lamentele o semplici parole senza senso, metterli su carta li rende meno minacciosi. Non è necessario rileggere quanto scritto; l’importante è svuotare la mente, affidando i pensieri al foglio per poi allontanarsene simbolicamente, piegandolo e riponendolo in un luogo che non frequentiamo. Questo gesto ha un valore psicologico importante: comunica al nostro cervello che ci stiamo concedendo il diritto di lasciar andare, almeno per un po’.

Pensieri da scartare

Inoltre, è fondamentale dedicare tempo al riposo e ad attività rigeneranti. Che si tratti di una passeggiata nella natura, della lettura di un libro, della pratica della meditazione o di una semplice pausa caffè in silenzio, ciò che conta è scegliere momenti in cui siamo pienamente presenti, liberi dalla necessità di risolvere qualcosa. Riscoprire la bellezza del vivere il “qui e ora” è un atto rivoluzionario in un mondo che ci spinge costantemente a correre verso il futuro.

Le preoccupazioni, in fondo, non sono altro che pensieri che cercano di proteggerci da qualcosa. Ma non sempre hanno ragione. A volte, è proprio lasciandole andare che scopriamo nuove strade, nuove soluzioni, nuove forze interiori. Solo una mente leggera può volare alto. Solo chi sa fermarsi può davvero avanzare. Imparare a lasciar andare, dunque, è un atto di amore verso sé stessi, un passo fondamentale per ritrovare equilibrio, serenità e, soprattutto, la gioia semplice del vivere.

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